domenica 26 aprile 2009

MUTILAZIONI ANIMALI




PRIMO APPROCCIO SULLE MUTILAZIONI ANIMALI
E SULLE REGOLE ALIMENTARI ISLAMICHE

COR. XXIII – 117 – : CREDETE FORSE CHE NOI VI ABBIAMO CREATO PER GIOCO E CHE NON SARETE FATTI RITORNARE A NOI?

Queste parole tuonarono nel cuore del Poeta, Dio stesso ammoniva il suo Profeta, Mohammed, mentre in lui si compiva il Corano. Ibn Al Farid vergò alcuni versi mistici, perché rendessero l’apoteosi ottenuta perserguendo i dettami divini. Dettami che Allah infuse in coloro che si scagliarono nell’infinito attraverso la Ruh (Anima) giungendo a conoscere il succo stesso della loro poesia: Io sono Lui, Io sono il Vero.

Questi dettami colsero subito l’anima della poesia di Al Farid, ascoltate cosa scrisse della Sharìa, la Legge dell’Unico:

Nessuna Cosa è vana e le creature non sono state create inutilmente
Quantunque le loro azioni non siano rette.
Le loro faccende seguono la natura del loro essere
Giacché la Sapienza ha stabilito una Legge!
La loro libera azione di agire risulta dalle espressioni:
E Non E non
Pronunciate da Dio
Così dunque devono conoscenza le cose
O non si ha da conoscere nessuna cosa
Così deve essere letto il Corano ogni mattina.

Ora lo spirito irrequieto del sufi alla ricerca dell’estremo se stesso si incanala nelle forzate sponde costruite da una religione che piano sorge e diviene tale avvolgendo i poeti del Vero.

Per ogni cosa della vita c’è una regola.
L’Uomo non viene abbandonato in alcun modo da queste leggi.



COR.: CXXV – 36 -: crede forse l’Uomo che egli sia lasciato abbandonato a se stesso?

L’Uomo dal momento in cui chiuse le sue parole nel giardino della religione non fu mai più liberato dalla presenza di dio.
Questo punto delle regole onnipresenti nella Sharìa fa riflettere su alcuni importanti aspetti accaduti.
Immaginiamo di essere dinnanzi a questa scena:
un uomo del neolitico caccia un grosso animale, lo trafigge con la sua lancia, lo osserva mentre muore, dissanguandosi. Stilla a stilla il sangue abbandona il corpo dell’animale, trascinandosi via la sua vita. L’animale goccia dopo goccia si spegne, come un fuoco senza più paglia.
Non passerà molto tempo e gli uomini di quell’epoca individueranno nel Sangue (DaM) la Linfa della Vita, il succo della vita, il Vino vitale prodotto dalla carne: l’HaMR.

IL SANGUE

Il Sangue è alla base del concetto della DAKAT TADKIYA, la macellazione rituale islamica. E di questo parliamo. Assieme a un argomento che sembra incastrarsi idealmente in questo panorama talora apperentemente sinistro, ma con una sua precisa ragion d’essere.
Si sente parlare di ‘Regole Alimentari Islamiche’, ma dobbiamo andare molto indietro nel tempo, prima che l’Islàm vedesse la sua luce, lo dobbiamo fare perché i musulmani autorizzano la ‘Gente del Libro’ cioè ebrei e cristiani a macellare la carne destinata al consumo islamico, questo non avviene solo per la vicinanza delle religioni, ma perché vi è alla base un’idea originaria che alcune specie animali ispirino all’uomo il rifiuto all’aggressività innata.
Le regole del sacro servivano a delimitare la divinità, e l’impurità, definisce la possibilità di contaminazione con essa.
Ancora più duro in questa prospettiva è l’uso del termine ‘KDSH’ in ebraico: separato, la radice è la medesima di santo.

Levitico 45: Sono io Jhavè, che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, per essere il vostro dio: voi quindi sarete separati poiché io sono separato.

Negli Atti degli Apostoli: abbiamo deciso infatti lo Spirito Santo e Noi di non imporvi nulla al di fuori di queste cose che appaiono necessarie: astenersi dalle vittime sacrificale, dal sangue, dagli esseri soffocati, dalle impudicizie…

Non conosciamo moltissimo sulle regole alimentari dei primi cristiani in medio oriente, ma di


sicuro questi ripresero le regole islamiche. Gregorio Barhebreo per il Nomocanone attinge a fonti chiaramente Musulmane per redigere quello che sarà per molto tempo un testro di comportamento per i cristiani cattolici d’oriente ( siriaci netstoriani).
Perché gli uomini semiti sentirono tanto il bisogno ( e a tutt’oggi lo sentono ancora) di regolare la morte degli animali e l’ingestione della loro carne?
animale mutilato- 2)


Cosa vi è di ‘impuro’ e segreto in quell’antica radice semitica della parola DaM sangue?


Ancora leggiamo il Penteuco:

DEUT 12-23..tuttavia astieniti decisamente dal mangiare il sangue, perché il sangue è la vita e non devi mangiare la vita…

E il Corano ammette ( quindi secondo l’Islàm, dio stesso compie quest’ammissione) LIII 46: E che da una goccia di sangue (sperma) vi creò?

La vita scorre attraverso il sangue. E la purezza dell’uomo primitivo sta nel non imbrattarsi con la sostanza della quale la divinità si serve per creare vita.
DM di sangue è simile alla radice DMN di demone. Demn in greco manifesta la presenza di spirito in un corpo. In greco DEMO significa anche due cose precise: corpo ( nel senso di struttura delle membra, persona..) e DEMO come verbo: fabbrico costruisco. DEIMO significa invece terrore, paura…
Radici simili che nascono in un tempo antico e fra gente confinante.
Il Sangue è a oggi il deposito delle nostre paure (essendo il soggetto preferito per analisi di alboratorio) il sangue porta con se il DNA della specie.
Pensando a questi temi, il sangue DM DEMO e le regole ferree delle religioni semitiche ora facciamo un’altra panoramica temporale su un evento drammatico ripreso sin dal 1700 (guarda caso quando danno alle stampe il vecchio codex Nomocanone dei nestoriani, contenente anche le regole alimentari)
In 'Cronache in Mutilazioni Animali':
Nel 1715 un fulmine circolò per l’Abazia di Tours e non molestò alcuno dei 150 frati ma se la rifece con 22 cavalli(…)A Pietroburgo nel 1726 un fulmine globulare uccide un uomo in barca e sul cadavere si notò principalmente “Abdominis, et membri genitalis inflatio”.
Il professor Galli riporta anche numerosi esempi di animali tagliati in due per lungo e per largo dai suoi fulmini globulari e tra questi, gatti pecore ed esseri umani.”
E prendiamo di petto l’argomento delle Mutilazioni Animali.
Gli animali presentano all’esame esterno diversi tipi di asportazioni:

¨ Ampia asportazione con taglio netto del labbro superiore con interessamento delle narici fino alla cartilagine dei seni nasali
¨ Taglio netto da asportazione che interessa i padiglioni auricolari sia destro sia sinistro
¨ Incisione profonda con asportazione della regione del perineo coinvolgente vulva ed ano
¨ Asportazione dei capezzoli con tagli circolari
¨ Due fori cutanei di circa 4mm di diametro uno in posizione retroparotidea destra e l’altro sulla faccia laterale dell’avambraccio destro ad uso arrotativo
¨ Asportazione dell’apice linguale (4-5 cm di profondità)
¨ Foro di 4mm di diametro nella regione medio-laterale del globo oculare destro
¨ Alcune regioni erano state rasate

Non possiamo non fare un parallelo con questa nostra descrizine:
sono vietati nelle regole alimentari islamiche e nel nomocanone siriaco cristiano:
genitali ghiandole vescica e cistifellea
in quanto sedi della vita. Si possono mangiare fegato e milza.
Sempre sulle mutaliziani si scrive:
¨ Lo stomaco appariva repleto di materiale alimentare, che non aveva subito modificazioni digestive
¨ La mucosa gastrica però era seriamente modificata
¨ Gli organi ghiandolari, tutti, erano in condizioni di sfiancamento
¨ Il fegato era ridotto di volume e decolorato
Il pancreas, le ghiandole surrenali e la milza erano in stato di colliquazione

Gli animali che ricorrono più spesso in questo genere di orribile accadimento sono cavalli, mucche. Sia i primi quanto i secondi rientrano nell’accezione del commestibile islamico ed ebraico.

Sono vietati animali ‘ibridi’ come il mulo e l’asino domestico, ritenuto tale.
Il sangue semita DM ha una radice molto simile a DUM, parola che in arabo possiede il significato di Continuità, successione. Mucca in arabo possiede la radice BQR Bakar e BQ’ è la radice del verbo ‘macchiare’, mentre BKR sta per il verbo piangere.
Questa intuitiva similitudine ci porta a un’altra regola fondamentale della macellazione rituale islamica: l’animale non deve soffrire.
Caratteristica della mutilazione degli animali è:

Sembra quasi che le ghiandole abbiano lavorato simultaneamente ed indipendentemente dalla digestione, come se un organo abbia lavorato senza compiere la sua funzione, in questo caso la digestione. Anche tutte le altre ghiandole erano nelle medesime condizioni: il fegato per esempio, si ritrovava ridotto di dimensione e sbiancato, come se avesse compiuto il proprio ruolo fisiologico fino all’estremo.
Il fatto che siano gli organi ghiandolari gli unici ad essere interessati è supportato dalle mutilazioni stesse. Cosa hanno in comune tra loro le parti anatomiche asportate? Sono tutti tessuti con una notevole componente ghiandolare! E’ interessante il caso di una fattrice che rivelava la stessa sintomatologia delle altre cavalle ma che stranamente non era stata mutilata, come se fosse stata scartata e ritenuta non idonea; infatti, in questo animale, l’analisi autoptica rivelava che la cavità addominale risultava interessata da un’infezione parassitaria acuta. Chi eseguiva l’operazione, rendendosi conto dell’infezione che probabilmente rendeva l’animale inutilizzabile, l’aveva scartato non eseguendovi i prelievi (le mutilazioni). Il medico legale nelle conclusioni riguardanti gli altri animali, afferma che: “[…] le numerose mutilazioni rilevate sono state inferte in momenti successivi alla morte, pertanto non sono responsabili della morte degli animali”; perciò al momento dell’asportazione degli organi, gli animali erano già morti.
Le fattrici mutilate invece erano in ottima salute! A nostro parere l’animale dopo aver subito un primo processo, che aveva causato la sintomatologia interna sopra descritta e la morte per sfiancamento del ventricolo sinistro con conseguente collasso cardiaco, era stato scartato e non era stato sottoposto all’asportazione degli organi.

Antichi chirurghi con il prurito della sperimentazione si servivano dunque di animali davanti agli occhi primitivi di uomini che tentarono di regolare poi la loro vita su queste loro visioni?
Gli animali non vanno fatti soffrire perché Allah o Dio è l’ente supremo che soprintende alla vita e alla morte di tutto, quindi l’uccisione di un animale è una sorta di deroga concessa agli esseri umani. Dell’animale si deve conservare intatto il DM, la Vita, il Demone, in quanto responsabile della DUM, della successione della specie, della trasmissione del dna delle razze.
animale mutlato -3)

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